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Come ben sappiamo, qualsiasi cosa acquistiamo è avvolta da un imballaggio: nella maggioranza dei casi si tratta di plastica, carta o cartone. Lo scopo del confezionamento è duplice: da una parte si vuole proteggere il prodotto contenuto, preservandone al massimo le qualità, e dall’altra l’azienda ha l’esigenza, e l’obbligo, di comunicare al cliente determinate informazioni.
Gli involucri dei prodotti alimentari, infatti, devono seguire specifiche regole stabilite dalle norme di legge italiane ed europee, a seconda del tipo di alimento confezionato e del processo al quale i prodotti sono sottoposti. Naturalmente, è indispensabile l’impiego di materiali atossici, i quali non devono contaminare gli alimenti rilasciando sostanze nocive per la salute. Allo stesso tempo il packaging deve ridurre il deterioramento del contenuto, anche quando gli alimenti si trovano in condizioni ambientali complesse, seguendo quando previsto dalle direttive di riferimento.
In bofrost* tutti gli imballi sono in carta o plastica, e di seguito vi spieghiamo come stiamo lavorando per migliorare sempre più l’impatto delle nostre confezioni sull’ambiente.
Per quanto riguarda il mondo alimentare è obbligatorio inserire gli ingredienti, indicando in chiaro gli allergeni, la data di validità, per il fresco anche la data di confezionamento. È importante poi aggiungere informazioni circa la provenienza del prodotto e gli stabilimenti produttivi, ossia il luogo dove il prodotto viene lavorato. Vengono sempre aggiunte le modalità di preparazione, i tempi di cottura, e a volte l’azienda può scegliere se dare anche dei suggerimenti di ricetta. Nonostante sia fondamentale rendere questo imballaggio appetibile e chiaramente leggibile per il consumatore, un ruolo fondamentale lo gioca il materiale stesso con cui è prodotto.
Le confezioni in carta sono solitamente scatole o box che contengono un prodotto che può eventualmente essere avvolto da un film, cioè uno strato molto sottile, di plastica; la carta è già di per sé 100% riciclabile. Le confezioni in plastica invece vengono create solitamente utilizzando un monomateriale LDPE , oppure un poliaccoppiato, cioè 2 o più strati di plastica accoppiati tra loro, sui quali vengono stampate le informazioni per il consumatore.
Nell’assortimento bofrost*, che consiste in quasi 500 specialità surgelate, ben il 45% dei prodotti ha una confezione in carta, quindi al 100% riciclabile. Il restante 55% dei prodotti ha un imballaggio in plastica, e proprio su questi prodotti il nostro ufficio Packaging lavora costantemente alla ricerca di soluzioni innovative.
Da oltre 10 anni stiamo progressivamente riducendo gli spessori dei film, con risparmio di diverse tonnellate di plastica nella produzione degli imballaggi. Non solo, il dialogo con i nostri fornitori è aperto e costante, per la ricerca di nuovi materiali che siano via via più sostenibili.
Uno dei progetti a cui stiamo lavorando è la creazione di un film monomateriale che sia al 100% riciclabile riuscendo ad estendere l’utilizzo di film 100% riciclabili anche presso i fornitori che attualmente utilizzano dei film plastici accoppiati difficilmente riciclabili. Il progetto ha partecipato al Bando CONAIper l’Ecodesign 2020: MONOFILM PE codice m9nuv ed è stato premiato per la sostenibilità degli imballaggi (fonte Eco Tool CONAI – Bando ecodesign 2020).
Nonostante ciò, il solo riciclaggio non basta, dobbiamo anche adoperarci per utilizzare il materiale riciclato. L’obiettivo è la creazione di un film monomateriale, composto per il 35% della plastica riciclata dai processi della nostra filiera.